I Nuovi Nuovi di Renato Barilli

I Nuovi-nuovi è un movimento artistico italiano così denominato in occasione di una mostra curata dal critico d’arte Renato Barilli (insieme ai collaboratori Francesca Alinovi e Roberto Daolio presso la Galleria d’arte moderna di Bologna nella primavera del 1980.

Vi parteciparono gli artisti Enrico Barbera, Luciano Bartolini, Bruno Benuzzi, Antonio Faggiano, Marcello Jori, Felice Levini, Luigi Mainolfi, Giuseppe Maraniello, Luigi Ontani, Giorgio Pagano, Pino Salvatori (Giuseppe), Salvo (Salvatore Mangione) , Aldo Spoldi, Wal (Walter Guidobaldi).

I Nuovi-nuovi erano in sintonia con modalità artistiche allora in voga negli Stati Uniti, che utilizzavano il kitsch e la decorazione, pur correggendone gli eccessi con una maggiore sobrietà formale, emotivamente controllata e giocosamente stilizzata.

Nell’ambito della citazione dell’arte e degli stili del passato più o meno prossimo, propria del Postmodernismo, Renato Barilli riprese il concetto di “ripetizione differente” del filosofo francese Gilles Deleuze applicandolo alle arti visive. Come nel caso dell’Anacronismo le citazioni sono per lo più rivolte al grande passato della pittura italiana. Questo “ritorno all’ordine”, paragonabile a quello degli anni venti, si inserisce nell’ottica determinista dei cosiddetti corsi e ricorsi decennali di Barilli, andando a scalzare un’arte in quel momento votata ad un azzeramento emozionale il Minimalismo prima e il Concettuale poi.

 

 

 

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